https://www.iscannisonis.com/wp-content/uploads/2020/10/torre-dei-corsari.jpgCosta Verde, mare e dune desertiche in Sardegna

Costa Verde, mare e dune desertiche in Sardegna

La Sardegna è conosciuta in tutto il mondo per le sue spiagge. Spesso fa notizia la meravigliosa Costa Smeralda, meta ambita da un turismo di massa. Ma esiste anche un lato della Sardegna selvaggio e meno frequentato da chi cerca movida e discoteche, un territorio dove la natura è l’assoluta protagonista. Benvenuti in Costa Verde, la “Sardegna che non ti aspetti”.

 

Costa Verde: una Sardegna selvaggia e indomita

La Sardegna sa custodire la sua anima più autentica e incontaminata. La si può trovare nell’interno, tra i monti della Barbagia, ma anche sulle coste. L’esempio più calzante è offerto dalla Costa Verde, che sa offrire dune sabbiose, scogliere a picco sul mare e i profumi dell’onnipresente macchia mediterranea.

La Costa Verde si estende per 47 chilometri nella parte Sud Occidentale della Sardegna, nel territorio appartenente al Comune di Arbus. Il suo nome deriva dal colore della ricchissima vegetazione mediterranea, che incornicia le spiagge di sabbia dorata e cale rocciose. Chi arriva in Costa Verde ha la sensazione di viaggiare nel tempo, con la natura che pian piano ha ripreso il controllo sugli insediamenti minerari abbandonati in seguito alla chiusura delle attività di estrazione del ‘900.

Oggi, questi resti inglobati in un ecosistema unico tra vegetazione e sabbia, sono silenziosa e affascinante testimonianza dell’archeologia mineraria all’interno del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Non solo mare e natura, dunque: la Costa Verde offre anche storia e cultura di un territorio antichissimo.

Le spiagge e le cale, comunque, restano le regine incontrastate dell’offerta turistica della Sardegna, e la Costa Verde non fa eccezione.

 

Capo Pecora è una lingua di terra ricoperta in gran parte di ciottoli medio grandi, color rosato, levigati dalle onde e dal vento. Un litorale ruvido, quasi aspro, disegnato da rocce, sabbia e baie modellate dalla corrente, che offre alcuni tra i fondali più colorati e popolati della costa.

Meta obbligatoria sono poi le Dune di Piscinas, di sabbia dorata e finissima e alte fino a sessanta metri (tra le più alte d’Europa). Qui la spiaggia è punteggiata da cespugli di sparto pungente, dal giglio di mare e dalla carota spinosa, quasi a disegnare un silenzioso paesaggio del deserto.

A un deserto assomiglia anche la spiaggia di Torre dei Corsari, che si estende per quasi due chilometri, fino a Pistis, tra sabbia chiarissima e alte dune di sabbia, sulle quali fioriscono ginepri e numerosi esemplari di macchia mediterranea. Stesso fascino selvaggio lo regalano le spiagge di Marina di ArbusFuntanazzaScivu e Cala Domestica.